I fichi secchi


Sul piano storico l’usanza di distribuire i (tre) fichi secchi per la Madonna della Provvidenza nasce dal fatto che tre Figli di S. Maria Immacolata (religiosi al secolo) che avevano deciso di iniziare la Casa di vita comune (Pietro Olivari, Emmanuele Pedemonte e Pietro Giglione), fecero insieme a Giuseppe Frassinetti un pellegrinaggio al Santuario della Madonnetta (14. 01. 1866) per consacrare a Dio e a Maria la loro comunità e – dopo la Messa – fecero colazione con i fichi secchi.

I fichi secchi, in quel tempo, erano l’unica frutta accessibile alle persone non abbienti nel periodo invernale. In un tempo in cui non esistevano frigoriferi e i trasporti erano con gli animali, gli agrumi (in Liguria) erano accessibili solo alle persone molto facoltose. I fichi, pur essendo un cibo di festa, erano invece accessibili anche alle persone del popolo.

Sul piano simbolico, il fatto di far seccare i fichi e di conservarli per il periodo invernale, è segno di previdenza umana che – in qualche modo – ci aiuta a comprendere la Provvidenza di Dio, che guarda in modo lungimirante alle nostre necessità.

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